Qualità e quantità della produttività giudiziaria nel processo civile: due esigenze a confronto


AULA MAGNA EMILIO ALESSANDRINI - GUIDO GALLI
PALAZZO DI GIUSTIZIA DI MILANO


4 febbraio 2016, ore 15.30


Responsabile del Corso: Dott. Maria Rosaria Sodano


PRESENTAZIONE
Una parte significativa degli ultimi interventi del legislatore in materia di processo civile è rivolta all’esigenza di migliorare la produttività dei giudici italiani e di rendere quanto più celere il procedimento civile in modo da garantire una risposta che sia il più possibile rapida ed efficace oltre che prevedibile. La Formazione decentrata propone un dibattito sul tema mettendo a confronto l’esigenza di garantire le giuste aspettative degli utenti della giustizia con quella paritaria della qualità della risposta giudiziaria volta a garantire – anch’essa – la celerità della definizione dei processi attraverso la condivisa accettazione della decisione.
 

PROGRAMMA
Ore 15.30. Apertura del Corso
Introduzione
Pres. Marta Malacarne, Vicario della Corte d‘Appello di Milano
Interventi
Prof. Carlo Granelli - Università degli Studi di Pavia
Le esigenze di celerità del processo civile in primo e secondo grado. I nuovi interventi del legislatore. La prevedibilità della decisione.
Dott. Mario Barbuto - Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria del personale e dei servizi – Ministero della Giustizia
Le ragioni dell’arretrato civile e la produttività dei giudici civili in rapporto alla distribuzione degli organici sul territorio milanese.
Dott. Marina Tavassi - Presidente di Sezione del Tribunale di Milano
La qualità della risposta giudiziaria e la prevedibilità della decisione attraverso l’uniformità dell’indirizzo giurisprudenziale.
Ore 16.30 -Tavola Rotonda
Le problematiche inerenti i cd. carichi esigibili e le ricadute sullo status dei Magistrati.
ne parliamo con:
Dott. Francesco Maria Caruso Presidente del Tribunale di Reggio Emilia
Dott. Claudio Galoppi, Giudice Tribunale Milano componente CSM
Dott. Mariano Sciacca, Giudice Tribunale Catania e RID Corte d’Appello di Catania
Ore 17.30 Dibattito

 

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